Coronavirus: ecco come è cambiata l'idea di "casa"

Coronavirus: ecco come è cambiata l'idea di "casa"

24 luglio 2020

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La situazione che abbiamo vissuto a causa del Coronavirus ci ha costretto a rivedere molte delle nostre abitudini e il nostro stile di vita ha obbligatoriamente subito numerose modifiche.

In particolare, è stato inevitabile confrontarsi con il rapporto che si ha con la propria casa, essendoci ritrovati a passarvi all’interno molto più tempo di quanto non si facesse prima.

Secondo recenti studi condotti da immobiliare.it e casa.it, il Coronavirus ha fatto venire voglia agli italiani di abitare in case più grandi e soprattutto più indipendenti.

A oggi, un terzo delle abitazioni italiane non ha spazi esterni, il 60% non ha doppi servizi e la quasi totalità è stata edificata almeno nel secolo scorso. Nelle grandi città e nei centri urbani la dimensione media degli appartamenti è di 62 mq.

La quarantena forzata ha fatto emergere nuove esigenze. Ad esempio, il bisogno dei propri spazi o, soprattutto per le famiglie con bambini, la necessità di avere un giardino.

Com’è la casa ideale ai tempi del Coronavirus?

Più spaziosa e comoda, con il giardino o almeno il terrazzo e predisposta per lo smart working, meno “dormitorio” e più luogo da vivere, crescere la propria famiglia e lavorare. 

Vanno per la maggiore gli attici, le ville e i rustici, quel paradiso di campagna lontano dalla città. E per ottenere questo gli italiani sono disposti a spendere di più.

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